Fare scuola all’aperto

Fare scuola all’aperto

Troverai più cose nei boschi che nei libri.

Gli alberi e i sassi ti insegneranno cose che nessun uomo ti potrà dire.

Bernardo di Chiaravalle

Illustrate le linee elaborate finora dal gruppo di 18 esperti costituito dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina viene confermata l’intenzione, per il rientro a scuola a Settembre, di incentivare quanto più possibile le lezioni all’esterno, cambiando il modello didattico. Il Comitato propone di riorganizzare le attività prevedendo di svolgerle anche nei giardini scolastici e negli spazi esterni alla scuola come parchi, strutture sportive o spazi culturali.

Un’occasione per innovare e introdurre un nuovo modello di scuola dove il giardino scolastico non è semplicemente il luogo dove sfogarsi durante la ricreazione, ma assume il ruolo di spazio per la salute e indispensabile per il percorso educativo.

Il labirinto a foglia di Quercia realizzato con Carpini bianchi da CIMSgreen nel Parco della Scuola Pelloni Tabanelli di Imola e progettato dal paesaggista R. Bacchilega

Un giardino come luogo dove, in modo giocoso, vengono trasmesse conoscenze e valori è importante per completare l’esperienza scolastica. Sono tante le opportunità che lo “stare all’aperto” offre ai bambini e ai ragazzi: dall’interesse per l’ambiente che li circonda, alla capacità di imparare e di osservare, alla voglia di sperimentare, al piacere di stare insieme e condividere una “avventura”. Integrato al programma scolastico il giardino può favorire una maggiore sensibilità e coscienza ambientale, cioè un atteggiamento attento e rispettoso verso natura e ambiente. Si può insegnare più facilmente di quanto possa avvenire in aula (non solo nelle materie scientifiche), perché la lezione è orientata alla pratica e si impara quasi giocando.

In sintesi i principali ambiti che vengono sviluppati e migliorati attraverso il ridisegno e la riqualificazione degli spazi aperti scolastici sono

Un intervento di riqualificazione progettato con questi obiettivi ben chiari e realizzato con cura ed esperienza, crea le condizioni per dare ai bambini e ai ragazzi le possibilità di sfruttare al meglio le enormi potenzialità che offre il contatto diretto con la natura e lo stare all’aria aperta, per essere più attivi, più impegnati nell’apprendimento e per sviluppare buone competenze sociali.

L’obiettivo di una riqualificazione deve essere quello di migliorare la qualità funzionale, estetica, ambientale e paesaggistica delle aree scolastiche, mediante interventi mirati che vedano il coinvolgimento e la partecipazione della comunità scolastica ma non solo, anche istituzioni, aziende, ecc… oltre a esperti delle varie discipline interessate. In questi tipi di interventi è di fondamentale importanza incoraggiare soprattutto insegnanti, bambini e i ragazzi ad avere voce in capitolo sul modo in cui gli spazi aperti verranno utilizzati e migliorati. Partecipare alla progettazione e perché no anche alla realizzazione, può avere ricadute importanti come: imparare a creare e prendersi cura di qualcosa di prezioso, stimolare il senso di appartenenza ad un luogo, accrescere l’autostima e migliorare il comportamento.