Le siepi in giardino

Le siepi in giardino

Dopo aver approfondito il tema delle siepi campestri, del loro valore testimoniale ed ecologico nel paesaggio agricolo, ci dedichiamo ora alle siepi nel Giardino.

Come nel Paesaggio, anche nel Giardino le siepi possono segnalare un confine, fungere da barriera visiva, proteggere dal rumore, dal vento e dall’inquinamento, e a seconda delle loro caratteristiche anche avere un valore ecologico.

Le Siepi e la struttura del Giardino

La siepe può segnare il confine del giardino e proteggerlo dalle intrusioni, al contempo può schermare una vista spiacevole e rendere lo spazio esterno dell’abitazione più privato ed intimo. Esse non solo operano sul confine esterno del giardino, possono infatti strutturare e caratterizzare il giardino al proprio interno, ad esempio configurandosi come siepi barriera che definiscono un giardino nel giardino, o a scala minore definire  e disegnare spazi interni del giardino. Un esempio che viene dal passato sono i parterre di topiaria (basse siepi formali sempreverdi) caratteristici del giardino all’italiana del tardo-rinascimento. Anche nel giardino contemporaneo le siepi formali conservano il loro fascino in una moderna interpretazione che seppur diversa ne mantiene inalterata la funzione di struttura ed elemento caratteristico del giardino. Si pensi ai Giardini di Mien Ruys a Dedemsvaart (Paesi Bassi) o al Giardino di Piet Oudolf al Bury Court a Betley, dove siepi formali contrastano con erbacee e graminacee. 

Siepi formali e informali o libere

A seconda del contesto e dello spazio a disposizione, dello stile o della filosofia del giardino le siepi possono essere formali o informali (o di forma libera). Le siepi formali sono quelle in cui le piante vengono costantemente sottoposte a tagli di contenimento per assicurare una forma definita e regolare, si adattano anche a piccoli spazi ma ovviamente richiedono un’alta manutenzione. Le siepi in forma libera, solitamente miste, sono invece caratterizzate dalla crescita spontanea  e naturale delle piante, richiedono più spazio ma necessitano di poca manutenzione. A seconda dell’effetto che si intende ottenere, formale o informale, ci sono specie arbustive e arboree più o meno adatte.

La protezione dal vento e dal rumore

Filari e associazioni di alberi e arbusti studiati nella specie e nella disposizione possono essere molto efficaci nell’abbattimento della velocità del vento. L’effetto protettivo aumenta tanto più la siepe è densa e spessa e diminuisce più ci si allontana dalla siepe. Una siepe alberata costituisce un frangivento efficace poiché in essa il vento passa ugualmente con velocità notevolmente frenata senza creare turbolenze.

Circa l’inquinamento acustico invece l’efficacia delle siepi è limitato. Per ottenere effetti significativi sull’abbattimento del rumore sarebbe necessario creare fasce di vegetazione, in prevalenza sempreverdi, con elevata densità e larghezza minima 20 metri, combinate con la realizzazione di terrapieni e collinette.

La Difesa dall’inquinamento

La vicinanza alle strade e agli ambiti urbanizzati è fonte di inquinamento atmosferico (polveri, particolato, gas di scarico…) e una minaccia per il benessere e la salute delle persone che vi risiedono. La vegetazione arborea-arbustiva ha un doppio effetto benefico sulla qualità dell’aria: agendo direttamente, attraverso il metabolismo cellulare delle foglie, effettua un’attiva rimozione del particolato e degli inquinanti gassosi, e indirettamente, agisce come barriera fisica influendo sulla concentrazione locale degli inquinanti.

Ci sono specie più adatte ed efficaci in questo senso, ad esempio quelle con sviluppo più denso o quelle con fogliame pubescente (ricoperto di peluria).

Il valore ecologico

Una siepe libera e mista anche in giardino ha una funzione ecologica poiché fornisce cibo e riparo per la fauna selvatica, attira insetti…tutti tasselli utili all’aumento della biodiversità non solo a grande a scala come contributo alla rete ecologica locale, ma anche alla scala del microambiente del giardino per il suo equilibrio nell’ottica di una lotta naturale o conservativa, così chiamata perché si basa sulla protezione e valorizzazione dell’entomofauna presente spontaneamente nell’ambiente al fine di ridurre i rischi di malattie e trattamenti chimici per la vegetazione.

Una parte delle immagini sono tratte da https://pxhere.com/