Forestazione urbana a Imola

Forestazione urbana a Imola

Il mese di febbraio è giunto al termine e con esso ci avviamo a concludere il nostro lavoro di messa a dimora di tanti giovani alberi, nell’ambito del progetto di forestazione urbana per la città di Imola, che ha aderito al PAIR 2020: il ‘Piano aria integrato regionale’.

I lavori hanno interessato tre diverse aree del comune imolese, di cui una industriale, una fluviale e una a margine di un’arteria urbana a scorrimento veloce, molto trafficata e sono iniziati nella primavera dell’anno scorso.

Il progetto di forestazione, che porta la firma del Dott. Agronomo Lorena Raspanti e del suo consulente in materia di rimozione degli inquinanti, il Dott. Agronomo Francesco Ferrini, famoso esperto di arboricoltura urbana, si pone importanti obiettivi come il risanamento della qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, l’aumento delle infrastrutture verdi in qualità di corridoi ecologici e il miglioramento della salute psicofisica dei cittadini.

Il progetto, sicuramente d’avanguardia nel panorama nazionale (ancora “timido” nei confronti del necessario “cambiamento green” / “svolta verde”) rispetta ovviamente le recenti normative (D.M 63/2020) e i relativi requisiti CAM, criteri ambientali minimi.

Le specie arboree e arbustive sono state scelte oculatamente, in base alla rusticitá (ovvero capacità di adattarsi al nuovo contesto urbano e di resistere anche in condizioni di forte stress, biotico e abiotoco), alla stabilità strutturale e alla bassa manutenzione (caratteristica fondamentale quando si tratta di un contesto pubblico).

Per ripopolare queste aree della pianura emiliano-romagnola sono state scelte specie autoctone, tipiche dell’area planiziale. Si ritrovano quindi querce (Quercus spp.), aceri campestri (Acer campestre), tigli (Tilia platyphyllos), meli (Malus sylvestris), ornielli (Fraxinus ornus), bagolari (Celtis australis), sorbi (Sorbus domestica), peri (Pyrus pyraster), olmi (Ulmus pumila) e tanti altri.