Giardini a basso fabbisogno idrico

Giardini a basso fabbisogno idrico

L’acqua sta diventando una risorsa sempre più rara e preziosa

, ci troviamo infatti di fronte ad estati sempre più calde e secche e a piogge irregolari e torrenziali. Questa cosapevolezza ci porta a riflettere sull’opportunità di progettare e realizzare giardini a basso fabbisogno idrico al fine di dare vita a un intervento sostenibile per noi, per le nostre città e che ci consenta anche un buon risparmio in fase di manutenzione. In prima battuta viene da pensare a specie di alberi, arbusti ed erbacee che resistano alla siccità, ma non si tratta solo di questo!

I trucchi e le idee da mettere in campo sono svariati e agiscono su diversi aspetti del giardino, dalla sua concezione fino ai dettagli realizzativi.

Nella fase di ideazione del giardino, se il luogo e gli usi lo permettono, trovare uno spazio dove stoccare l’acqua piovana e pensare a siepi frangivento laddove necessario per evitare che il vento secchi il giardino. 
Usare grandi masse vegetali di arbusti ed erbacee perenni che con la loro vicinanza trattengono l’umidità del terreno, ma allo stesso tempo, all’interno delle masse arbustate, creare corridoi vuoti dove l’aria possa passare durante le ore più calde per evitare ristagni di caldo-umido che favorisce il propagarsi di malattie crittogamiche

Valutare la sostituzione delle grandi superfici a prato con alternative quali inerti o coprisuolo adatte all’uso richiesto (vedi l’articolo dedicato). Pensare a realizzare un  giardino, o una parte di esso, su stabilizzato o sotto spessori di ghiaia, poichè questa copertura riduce l’evaporazione dal terreno e  limita la crescita delle infestanti. In alternativa si può coprire in suolo con piccoli arbusti o tappezzanti ai piedi delle specie maggiormente esigenti sempre al fine di limitare l’evaporazione dell’umidità dal terreno.

Ovviamente la scelta di specie vegetali va orientata verso quelle a basso fabbisogno idrico ma perseguendo un buon livello di diversità al fine di selezionare specie che meglio si adattano alla specifica situazione del giardino ed eliminare quelle che inevitabilmente invece non lo faranno.

Per la realizzazione del giardino e la messa a dimora delle piante il periodo migliore  è l’inizio dell’autunno: le piante hanno tutto l’inverno per sviluppare il proprio apparato radicale e affrontare le siccità estive.

Aspetto fondamentale per una buona riuscita del giardino a basso fabbisogno idrico è la pacciamatura del terreno. Si può realizzare in diversi modi a seconda dell’effetto e dell’immagine finale che si desidera dare al giardino: telo di buona qualità, un consistente strato di corteccia di conifera, inerti o materiale di recupero del giardino come sfalci e potature sminuzzate. Quest’ultima opzione richiede maggiore “lavoro” poichè si tratta di una pacciamatura da rinnovare periodicamente ma ha il vantaggio non secondario di fungere anche da concime per il giardino.

Privilegiare nelle forniture piante di piccola taglia poichè hanno una maggiore capacità di adattamento e valutare la densità di messa a dimora affinché gli arbusti a maturità coprano bene il terreno al fine di ombreggiarlo e trattenene l’umidità. 
Usare la tecnica della cunetta nella messa a dimora al fine di trattenere acqua al piede della pianta quando piove o si irriga. Inoltre quando si irriga è importante farlo lentamente affinché l’acqua penetri in profondità e favorisca lo sviluppo di radici profonde che rendono più resistente la pianta alla siccità.