Pietro Porcinai, architetto del paesaggio

Pietro Porcinai, architetto del paesaggio

Questo articolo è dedicato a Pietro Porcinai (1910-1986), considerato il maggiore esponente italiano dell’architettura del giardino e del paesaggio del ’900.

Perché scrivere di un paesaggista?

Per sottolineare l’idea che se un giardino è, prima pensato e poi realizzato, con competenza e professionalità, rappresenta sicuramente un valore economico aggiunto per la residenza o l’azienda di cui è parte ma, soprattutto, è fonte di benessere fisico, psicologico ed emotivo, per le persone che hanno la “fortuna” di viverlo, siano essi i proprietari, i dipendenti o semplici ospiti occasionali …

… e questo vale infinitamente di più di qualsiasi incremento meramente monetario.

Pietro Porcinai, figlio di un vivaista fiorentino, dopo aver preso il diploma di perito agrario, continua la sua formazione in Germania e Belgio dove lavora e dove conosce i più importanti architetti europei del giardino. Rientrato in Italia inizia la sua attività come paesaggista nello studio dal lui fondato.
Dalle sue opere, che spaziano dal paesaggio stradale, al giardino privato al parco pubblico, si evince il mutare e il modificarsi della società italiana attraverso una riaffermazione della cultura del verde, nonché una interpretazione moderna della tradizione italiana del giardino.
Caratteristica principale dei suoi lavori consiste nella semplicità con la quale riusciva a trovare una giusta soluzione a qualsiasi tipo di problema paesaggistico. Uno dei concetti principali delle sue opere è la ricreazione all’interno del giardino del tema del paesaggio circostante.
La sua attenzione verso i particolari, la capacità di riportarsi al pre-esistente, l’uso di specie vegetali autoctone e la presenza ricorrente dell’ “elemento acqua” rappresentano le peculiarità che hanno reso unici i suoi lavori.


Tra le sue opere più importanti, dalle quali emerge il suo percorso di maturazione professionale, citiamo: giardino di Villa La Striscia (Arezzo, 1937 progetto), Parco di Villa Fiorita (Saronno, 1952 realizzato), giardino di Villa Il Roseto (Firenze, 1962 realizzato) giardino della Società Nariana (Fiesole, 1973 realizzato), piazza della chiesa di Sant’Ambrogio (Zoagli, 1983).


Merito di Pietro Porcinai è la fondazione dell’AIAPP (associazione italiana architettura del paesaggio) di cui è stato presidente onorario dal 1979 al 1986 (anno della sua morte). Insieme ai numerosi progetti, ha lasciato un libro e molteplici articoli su riviste italiane e internazionali, che sono preziosi per comprendere la sua cultura, il suo metodo di lavoro e le sue scelte progettuali.

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