Vivere lo spazio pubblico. Il valore dei parchi in città – parte seconda

Vivere lo spazio pubblico. Il valore dei parchi in città – parte seconda

I parchi urbani sono un ottimo luogo di incontro, fondamentali per il benessere psicofisico e per favorire la socialità. Sono delle grandi “occasioni urbane” per vivere lo spazio pubblico in condivisione.

In un precedente articolo vi avevamo presentato due realtà emiliano romagnole, i Giardini Margherita di Bologna e il Parco Urbano di Forlì, ormai noto a tutti come “il parco dei conigli”.

Oggi vi presentiamo altre due realtà romagnole, ovvero il Parco in prossimità del Ponte di Tiberio a Rimini, oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana che ha cambiato il volto del Borgo di San Giuliano, e il Parco dell’ippodromo di Cesena.

Il primo è stato riqualificato attraverso il delicato e sapiente progetto dell’architetto Marialuisa Cipriani, specializzata in paesaggio, che ha saputo conservare l’anima del luogo e al tempo stesso creare diverse tipologie di spazio per la sosta: dalla piazza sull’acqua, passerella lignea in cui durante la stagione estiva vengono svolte attività sportive, alle gradonate che si affacciano sul ponte, utilizzate per la sosta ma anche per fare dei pic nic. Il parco negli anni ha anche ospitato importanti manifestazioni, tra cui quella florovivaistica di Giardini D’Autore, che ha attirato molti visitatori, appassionati di piante e paesaggio, dai dintorni ma anche da fuori Regione.

Il secondo esempio che vi presentiamo è il Parco dell’ippodromo di Cesena, situato in prossimità del fiume Savio, a cui si collegano i percorsi ciclopedonali che lo attraversano. Questo polmone verde cesenate (che purtroppo è stato in parte devastato dalle inondazioni dello scorso maggio) è importante perché al suo interno è presente una vera e propria oasi faunistica del WWF, curata costantemente con passione e dedizione dai volontari, in cui a fine primavera si è ricreata, con l’alluvione, anche un’area umida. Qui tutt’ora si possono ritrovare querce, roverelle, meli selvatici, cornioli, pioppi neri e bianchi, bagolari e tante altre specie, anche arbustive. Non mancano “visitatori temporanei” come tritoni, rane, ricci, bisce, istrici e tante diverse specie uccelli.

Nel parco ci sono anche uno skatepark, luogo importante di aggregazione per gli adolescenti anche durante le serate estive, un campo di atletica, un’ampia area cani (adeguatamente recintata e in parte boscata), una palestra all’aperto in cui è possibile tenersi in forma stando immersi nel verde o completare l’allenamento dopo una passeggiata e infine un’area gioco bimbi.
Fondamentale per permettere il prolungarsi della sosta è la presenza di un piccolo chiosco molto frequentato sia durante le belle domeniche di sole primaverili o autunnali o le calde serate estive, in cui al parco si trova sollievo e refrigerio.

Qui sopra vediamo due scatti significativi del parco: il primo è di fine febbraio 2021, quando durante il lockdown era impossibile uscire dal proprio comune e i parchi erano letteralmente presi d’assalto. La fotografia è carica di significato in quanto rappresenta il nostro “bisogno di verde”, di tornare in contatto con la natura. La seconda immagine è di fine agosto ed evidenzia le criticità che si sono create dopo l’alluvione di maggio che ha compromesso alcune aree, rendendole ancora non agibili.