Il giardino riabilitativo dell’Ospedale di Montecatone

Il giardino riabilitativo dell’Ospedale di Montecatone

Con questo articolo chiudiamo il cerchio sulle recenti realizzazioni di CIMSgreen per il Montecatone Rehabilitation Institute di Imola, nell’ambito degli interventi di ammodernamento e ampliamento dell’ospedale, eseguiti grazie all’intersettorialità di CIMS.

Nei precedenti articoli vi abbiamo raccontato dei giardini dell’ampliamento e della nuova area di sosta, mentre in questo presentiamo l’intervento principale, vale a dire il “giardino riabilitativo”, il primo step del percorso di trasformazione del parco dell’ospedale in un vero e proprio Healing Garden, con spazi dedicati al riposo, alla socializzazione e ricreazione e un’area specialistica destinata, appunto, alla riabilitazione.

Il “giardino riabilitativo”, progettato dai paesaggisti Roberto Bacchilega, Giulia Mazzali e Valentina Giannerini, è il fulcro del sistema che contempla anche il “giardino recintato”, punto di ingresso al parco dall’ospedale e l’asse centrale con il doppio filare di tigli.

Nato da un proficuo confronto con i medici e i terapisti del MRI, è stato organizzato come una palestra a cielo aperto per l’allenamento dei pazienti: un luogo dove possono addestrarsi per tornare a vivere pienamente la loro città e ogni tipo di ambiente. Sono state perciò create diverse situazioni di difficoltà alla circolazione di persone in carrozzina.

Nell’area pianeggiante posta sulla sinistra del giardino, sono state realizzate superfici con varie tipologie di pavimentazione: selciato, ciottolato, assi di legno, sabbia, autobloccanti a griglia, ghiaia, con l’intento di creare un percorso di addestramento; sono state inoltre sistemate alcune “barriere architettoniche” che, tipicamente, si possono incontrare sulle strade e sui marciapiedi: cordoli, cunette, dossi, binari, ecc..

Sul lato destro del giardino sono stati realizzati percorsi con vari dislivelli: una gradonata articolata con alcune alzate, gradini e rampette che si trovano normalmente per accedere ai marciapiedi e due rampe vere e proprie  con pendenze diverse, dal 10 fino al 20%, pavimentate con materiali differenti. Tutto questo per avere la maggior casistica possibile di barriere architettoniche che si possono incontrare.

Circa la vegetazione sono stati messi a dimora nuovi alberi che creano notevoli effetti decorativi con le loro fioriture primaverili e il fogliame autunnale.

Grandi masse di rose poi, con le prolungate e profumate fioriture, contribuiscono ad aumentare la vivacità del giardino, con l’intento di stimolare i sensi, la percezione dei ritmi naturali e dell’alternanza delle stagioni.